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Favourites: 38; Deviations: 16; Watchers: 14
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Comments: 53
DaSchu [2016-02-12 18:17:14 +0000 UTC]
Thank you very much for following and for all your favs!
For daily photographs by me please check my daschu MEDIA facebookpage some people love it
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HoremWeb [2015-11-20 18:20:52 +0000 UTC]
Mille grazie per mi guardare (Purtroppo non parlo bene in Italiano, ma studio anche nel duolingo...
)
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123abc96 In reply to HoremWeb [2015-11-20 18:28:04 +0000 UTC]
Le tue foto sono molto belle, buona fortuna per lo studio !
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MadGardens [2015-11-20 00:05:46 +0000 UTC]
thank you for the deviant watch I really appreciate it
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123abc96 In reply to MadGardens [2015-11-20 00:30:16 +0000 UTC]
You deserve it, your pictures are really nice!
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richardcgreen [2015-11-19 01:58:09 +0000 UTC]
Grazie mille per il WATCH. Viele Sprache kennen Sie? Hablas un poco de inglés?
Buon Giorno!
Saludos....Richard
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Lealbatross [2015-11-06 00:13:19 +0000 UTC]
grazie mille per il watch e complimenti per il tuo lavoro sulle regioni *A*
ci darò una occhiata appena potrò *w*
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Sweetlylou [2015-10-07 08:37:05 +0000 UTC]
Thank you very much for the ! Much appreciated !
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MartyRossArts [2015-08-19 19:15:05 +0000 UTC]
Prova questo nuovo gruppo per italiani!
ItalyDeviants
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Uslengh [2015-07-23 22:26:59 +0000 UTC]
Mi sono permesso di mandarle una nota, buona giornata.
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Uslengh In reply to Uslengh [2015-09-08 10:17:48 +0000 UTC]
Volevo chiederti se conosci i lavori di Daniele Vitali. Pare che siano i più recenti studi sull'emiliano, e che parli anche del piacentino-oltrepadano-tortonese. Quello che volevo capire è se ne parla in termini di dialetti emiliani, o in termini di transizione, o in termini di dialetti lombardi della bassa. Perchè vedo che i lombardi, che già di suo di problemi ne hanno, hanno grande indecisione nel fare tutela attiva per quelle aree. Allungano e ritirano proposte, e non sanno mai se una soluzione grafica o linguistica che debba valere per tutti vada ad includere anche loro, oppure no. Grazie e buona giornata
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 22:38:51 +0000 UTC]
Quella sulle isoglosse ? Letta. E, per cortesia, adoro le buone maniere ma dato che ho 18 anni mi accontento del tu!
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-23 22:41:33 +0000 UTC]
Uèila c'è speranza, io con 20 anni ero il più giovane fin'ora. Bene bene, allora hai tutta la vita davanti per rovinarti con la dialettologia xD
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 22:46:31 +0000 UTC]
Studi dialettologia a livello serio?
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-23 22:49:50 +0000 UTC]
No, sono amatoriale. Sinceramente tra tutti quelli che conosco che studiano seriamente la dialettologia gallo-italica c'è un piccolo numero di linguisti che in realtà non pubblicano e non fanno un bel nulla. Siamo un piccolo numero di attivi per ciascuna lingua e nessuno è dialettologo laureato.
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 22:59:27 +0000 UTC]
In effetti la dialettologia italiana è caotica : somme opere prodotte decenni or sono devono scontrarsi con la più assoluta noncuranza odierna.
I dialetti del nord-ovest sono a mio parere praticamente estinti a causa di vari fattori.
Poi c'è anche la forte italianizzazione dei dialetti che nuoce gravemente alla loro sopravvivenza : basti pensare che a Bologna fino alla Prima guerra mondiale esistevano profonde differenze linguistiche persino tra le zone del centrosinistra storico...
Il grande problema dei dialetti emiliani è infatti l'assenza di una varietà comune paragonabile a Torinese, Milanese o Veneziano.
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-23 23:09:42 +0000 UTC]
Torino, Genova e Venezia sono le tre città che hanno veramente avuto presa sui territori circostanti e hanno costruito delle koiné-lingue comuni almeno alla classe alta. Torino si è fatta una koiné basata sul piemontese occidentale che solo dopo ha ricevuto elementi monferrini e delle alte zone a est. Genova ha la sua bella uniformità costiera da Noli a Moneglia, Venezia ha diffuso il veneziano lagunare rosicchiando di fatto quelle che erano zone lombarde/ladine/friulane.
Milano a contrario di quel che si possa pensare non ha nessuna presa su quello che le sta intorno. Per quanto il varesotto sia un contenitore di vetustà milanesi, a Milano oggi si parla una roba che non si parla già più negli ex-corpi santi. Per dire, la negazione "minga" è una cosa milanese urbana, e così tante altre piccolezze.
In ogni caso se ti va sei super benvenuto sia qui: www.facebook.com/groups/nospot…
sia ovunque tu mi dia il permesso di invitarti. Non è solo una bella sorpresa conoscerti, ma anche una bella cosa avere finalmente un interlocutore bulgneis.
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 23:28:33 +0000 UTC]
Ho dato un'occhiata alla pagina, devo pensarci perché tendo a non fornire dati personali, cosa inevitabile su Facebook. Comunque ricordo benissimo l'odiato spot che la Rai mise in onda. Si commenta da solo...
Bulgneis era in piemontese o in bolognese? Perché a Bologna si dice bulgnais, ma in campagna proprio bulgnèis (stessa dittongazione comune a piemontese, ligure ed emiliano). In montagna bassa si dice bulgnes, in montagna media bognés e in montagna alta bolgnése, credo ciò basti a dare un'idea della totale inesistenza di koinè provinciale, figuriamoci regionale!
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-23 23:39:14 +0000 UTC]
Òmmi òmmi. bolgnèis a l'é com i disoma nojàitr an piemontèis, òj già.
In tutti i casi neanche io mi chiamo Uslengh, mica uno deve schedarsi. Metti un nome bolognese tutt'al più. Comunque a parte quello, su Facebook ci sono modi per fare ricerche attraverso i gruppi che cercano di scrivere in dialetto. Per esempio c'è il gruppo modenese "chè as ciàcara en dialatt" e anche altri. Poi ci sono le pro loco e i gruppi di paese tipo "Sei di Frassineto Po Se...". Tutta roba melensa e popolana, che tuttavia può anche dimostrarsi incoraggiante -di tanto in tanto-
Non so poi quanto tempo tu abbia speso sulla Wikipedia emiliana e su tutta una serie di altri progetti per cui potresti trovare un grande sostegno. Per esempio c'è chi ha fatto il dizionario per smartphone per il piemontese, nulla vieterebbe di farne uno per il bolognese. Poi si può discutere di standardizzazione e robe così. Poi io che vengo dal far west, posso anche tornare a farmi i fattacci miei come al solito, che tanto il piemontese con l'emiliano abbiamo detto che neanche confina ahah
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 23:44:22 +0000 UTC]
Alcune pagine già le conoscevo. Wikipedia emiliana è.... indefinibile. Purtroppo.
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-23 23:49:41 +0000 UTC]
Ma pure la "lingua emiliano-romagnola" non è che sia una roba facile da definire.
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123abc96 In reply to Uslengh [2015-07-23 23:57:43 +0000 UTC]
Esatto, parecchi pseudo-studiosi tendono a fare questa accuratissima suddivisione :
Tortona, lombardia meridionale, Lunigiana ed Emilia = dialetto emiliano, Romagna e marche settentrionali = dialetto romagnolo..... orrore!
Il problema della suddivisione dialettale è che oltre alle province legate alle singole città esistono tre fasce (montagna, pianura e bassa) che complicano ulteriormente la situazione. Esempio più eclatante : provincia di Reggio Emilia : in alta montagna si parlano dialetti con forti tratti romagnoli (si controlli su una cartina la distanza tra Reggio e la romagna), media montagna e bassa pianura (territori decisamente scollegati) hanno i suoni ö/ü, mentre la fascia centrale è similissima al bolognese.
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-24 00:32:17 +0000 UTC]
Altrimenti ci sono le soluzioni "all'arpitana".
www.arpitania.eu/aca/documents…
Che significa polinomie che vanno a riprescare l'originale tardo-latino, polinomie come se non ci fosse domani.
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-24 00:14:46 +0000 UTC]
Ueila, ma vedi, ma ste cose chi le sapeva?
Diciamo così: se in Emilia ci fosse un centro urbano che ha qualche presa sui territori intorno, allora da lì si parte e si fa una koiné. Che non è una "grafia comune". Una koiné è un modo considerato "quello giusto" di parlare, modo che viene nobilitato da una produzione letteraria ambiziosa, sia artistica sia tecnica. Questo è quello che è capitato in Piemonte, dove Torino ha avuto per decenni un indiscutibile primato demografico, culturale, politico, economico e via dicendo, che ha creato all'interno della lingua piemontese delle meccaniche di torinizzazione. Molti dialetti hanno perso tratti originali in favore di tratti torinesi. Il canavesano è regredito, e i dialetti delle classi basse così come raccolti da Biondelli avevano tratti originali di ciscun posto di gran lunga più marcati di quelli della classe alta, che invece vedeva nel torinese "ël parlé fin". Questa meccanica a suo tempo ha funzionato, ha formato un nucleo geografico dove se chiedi alla gente ti dice "mi i son piemontèis". Cosa che non avviene in lombardia dove ciascuno dice "mi sont de Milan, mi sont de Lecch, mi de Comm e luu de Bergom—Nò, mi hù de Berghem cont la E, mia cont la O". Ti parlo di questo perchè è un modo per creare sul serio la consapevolezza della lingua regionale. Ma ci vanno dei presupposti. Quando ne parlo con i lombardi mi accorgo che in Lombardia i presupposti non ci sono: troppa frammentazione, nessuno prevale, nessuno è in gradi di dire qualcosa che resti stabilmente e sia accettato dagli altri senza se e senza ma. Mi chiedo se in Emilia sia come in Lombardia o ci siano, da qualche parte piccole isole dialettali compatte, per esempio intorno a Modena, che offrano il piedistallo per una koiné di prestigio.
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123abc96 In reply to 123abc96 [2015-07-23 23:29:24 +0000 UTC]
Ah leggo solo adesso, quali sono le altre pagine di cui parlavi oltre a quella sullo spot?
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Uslengh In reply to 123abc96 [2015-07-24 00:17:49 +0000 UTC]
Covo modenese:
www.facebook.com/groups/554636…
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